Nuova Riveduta:

Isaia 30:5

ma tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova loro,
che non reca aiuto né giovamento alcuno,
ma è la loro infamia e la loro vergogna.

C.E.I.:

Isaia 30:5

tutti saran delusi di un popolo che non gioverà loro,
che non porterà né aiuto né vantaggio
ma solo confusione e ignominia.

Nuova Diodati:

Isaia 30:5

Ma si vergogneranno tutti di un popolo che non gioverà loro affatto, che non recherà alcun aiuto o vantaggio ma solo vergogna e ignominia.

Riveduta 2020:

Isaia 30:5

ma tutti saranno delusi di un popolo che non giova loro nulla, che non porta né aiuto né vantaggio, ma è la loro infamia e la loro vergogna.

La Parola è Vita:

Isaia 30:5

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Isaia 30:5

ma tutti arrossiscono d'un popolo che a nulla giova loro, che non reca aiuto né giovamento alcuno, ma è la loro onta e la loro vergogna.

Ricciotti:

Isaia 30:5

Sono rimasti tutti confusi d'un popolo che non potè essere a essi di vantaggio alcuno, da cui non aiuto nè altra utilità, ma confusione ritrassero e obbrobrio».

Tintori:

Isaia 30:5

Tutti sono confusi a causa d'un popolo che loro non serve a niente, che non è d'aiuto, non apporta utilità alcuna, ma solamente confusione e onta.

Martini:

Isaia 30:5

Tutti saranno confusi a causa di un popolo, che non potrà soccorrergli, e non e stato di aiuto, e di utile alcuno ma di confusione, ed obbrobrio.

Diodati:

Isaia 30:5

tutti saranno confusi per lo popolo che non gioverà loro nulla, e non sarà di aiuto, nè di giovamento alcuno; anzi di vergogna, ed anche d'ignominia.

Commentario abbreviato:

Isaia 30:5

Capitolo 30

Gli ebrei rimproverati per aver cercato aiuto dall'Egitto Is 30:1-7

Giudizi in conseguenza del loro disprezzo della Parola di Dio Is 30:8-18

Le misericordie di Dio verso la sua Chiesa Is 30:19-26

La rovina dell'esercito assiro e di tutti i nemici di Dio Is 30:27-33

Versetti 1-7

Spesso la colpa e la follia degli Ebrei è stata quella di cercare aiuto negli altri, quando erano turbati dai loro vicini da una parte, invece di rivolgersi a Dio. Né possiamo evitare le terribili conseguenze dell'aggiunta di peccato al peccato, se non facendo della giustizia di Cristo il nostro rifugio e cercando la santificazione dello Spirito Santo. Gli uomini sono sempre stati inclini ad affidarsi alla propria comprensione, ma questo finirà con l'infamarli e renderli infelici. Non hanno voluto confidare in Dio. Si affannarono molto per conquistare gli Egiziani. Le ricchezze così spese si trasformarono in un cattivo conto. Vedete in quali pericoli incorrono gli uomini che abbandonano Dio per seguire le loro confidenze carnali. Il Creatore è la roccia dei secoli, la creatura una canna spezzata; non possiamo aspettarci troppo poco dall'uomo, né troppo da Dio. La nostra forza è stare fermi, in umile dipendenza da Dio e dalla sua bontà, e in tranquilla sottomissione alla sua volontà.

Riferimenti incrociati:

Isaia 30:5

Is 30:16; 20:5,6; 31:1-3; Ger 2:36

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